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domenica 15 aprile 2012

Percorsi d’arte: Il barocco di montagna

Un itinerario d’arte nel cuore montano della provincia tra panorami mozzafiato e opere senza tempo per avvicinarci all’Eterno!

I borghi delle nostre montagne nascondono gioielli di architettura sacra al cui interno si trovano preziosi altari di legno intagliato.
Sono l’espressione mirabile di un barocco di matrice veneto- friulana, adattato al gusto abruzzese, opere in gran parte realizzate tra il ‘600 e il ‘700.

Il nostro itinerario parte dalla chiesa di San Rocco a Montorio al Vomano, esempio illuminante di questa corrente artistica con i suoi quattro monumentali altari lignei.

Sono il frutto della maestria senza tempo di artigiani intagliatori.
Il più bello è sulla parete di fondo, dove si ammira anche una tela dedicata all’Ultima Cena di Gesù.

A Fano Adriano, un portale di sobria bellezza introduce nella cinquecentesca chiesa dei S.S. Pietro e Paolo.
Oltre agli altari meritano attenzione i preziosi arredi interni tra i quali l’importante organo del ‘700 e il bel soffitto a cassettoni dipinto d’azzurro.

San Nicola a Piano Vomano regala altari arricchiti da statue secolari provenienti dall’omonima pieve medievale di Colle del Vento.

Qui la vita si vive in lentezza, immersi nel silenzio e nella natura.
L’anima del borgo è rimasta intatta nei secoli così come i tesori di questo luogo sacro.

La parrocchiale di Tottea ha la suggestiva facciata in arenaria, il tetto a capanna e il sobrio altare dagli artistici ornamenti intagliati.
Nell’antico villaggio si trovano un Ecomuseo e un Centro di documentazione del Parco Gran Sasso e Monti della Laga.

Merita una visita anche la piccola chiesa di Santa Maria Apparente di Alvi del 1300, con interessanti affreschi del XVI secolo.

Il tempio fu edificato grazie ai frati dell’Ordine di San Bernardino.

Altri luoghi dove scoprire il barocco di montagna sono: San’Andrea di Cervaro, con un soffitto ligneo interamente dipinto, San Giovanni Battista nel paese degli scalpellini, Frattoli, con il suo inaspettato portico seicentesco delle “logge” e il non plus ultra dell’arte, a Cesacastina con la chiesa dei S.S. Pietro e Paolo.

Qui gli occhi gioiranno vedendo l’altare maggiore del ‘700, dedicato al Sacro Cuore, sulla cui cima troneggia un Padre Eterno Benedicente.

La chiesa seicentesca è a forma di croce con il campanile a vela e a tre campane, chiuso in alto da due eleganti volute del trecento.

Al suo interno si custodiscono un prezioso calice d’argento smaltato e inciso del quattrocento e una croce processionale dello stesso periodo, di bottega aquilana.



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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