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giovedì 14 giugno 2012

Celebrazione 68° Anniversario della Liberazione di Teramo


Il 14 giugno 2012 la sezione dell’ANPI di Teramo "Manfredo Mobili" in collaborazione con il Comune e la Provincia di Teramo ha organizzato una manifestazione per celebrare il 68° anniversario della liberazione di Teramo dai nazi-fascisti.

Il video della manifestazione è stato realizzato da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Le celebrazioni sono iniziate con l'omaggio alla lapide degli otto Martiri teramani uccisi il 13 giugno 1944, alla vigilia della Liberazione di Teramo, nei pressi della Madonna delle Grazie: Chiavone Bruno (20 anni), Cipro Antonio (16), Di Bernardo Antonio (46), D’Intino Mauro (22), Durante Carlo (16), Marcozzi Luigi (48), Parabella Amedeo (33), Quarchioni Aldo (15)

Per l'occasione e su iniziativa dell'ANPI, è stata corretta la lapide in marmo che ricorda l'orrendo eccidio nazista con l'aggiunta del nominativo del giovane teramano Mauro D'Intino ucciso insieme agli altri ma non presente nell'epigrafe, con la correzione di due cognomi e l'inserimento nel testo della giovane età delle vittime.


Dopo lo scoprimento della lapide ripristinata la manifestazione è stata introdotta da Mirko De Berardinis, Segretario Provinciale ANPI Teramo e sono intervenuti i seguenti relatori:

1 – Antonio Topitti, Presidente Sezione ANPI di Teramo
2 – Maurizio Brucchi, Sindaco del comune di Teramo
3 – Mauro Martino, Presidente del Consiglio Provinciale di Teramo
4 – Antonio Franchi, Senatore e Presidente Provinciale ANPI di Teramo che ha ripercorso le diverse vicende della Resistenza teramana.



La prima parte delle Celebrazioni si è conclusa con la benedizione della lapide ed una preghiera per le vittime dell'eccidio nazista, da parte di Padre Ferdinando del Santuario della Madonna delle Grazie.

Al termine della manifestazione si è svolto un corteo celebrativo ed i partecipanti, con in testa i Gonfaloni Istituzionali della Provincia di Teramo, del Comune e delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, hanno percorso le vie del centro storico cittadino raggiungendo Piazza Orsini dove è stata deposta una Corona d’Alloro nei pressi della Lapide ai Caduti Teramani.

La manifestazione è proseguita poi lungo Corso S.Giorgio, per arrivare fino alla Prefettura di Teramo nel cui cortile interno è stata posta una corona d’alloro nei pressi della Lapide del Comitato di Liberazione Nazionale.

La lapide presente nel cortile interno dell'edificio fu inaugurata nel 1994 in occasione del 50° Anniversario della Liberazione di Teramo e ricorda l'insediamento del CLN nella Prefettura di Teramo avvenuto il 14 giugno 1944 con la partecipazione dei partiti democratici ricostituiti dopo la fine della dittatura fascista.


Alla manifestazione in ricordo della Liberazione di Teramo hanno partecipato i Partigiani Michele Arcaini e Salvatore Tirabovi e Dante De Sanctis che scampò per miracolo alla strage del 13 giugno 1944.

Presenti tra gli altri anche Graziano Nardi e Fernando Mazzarulli, che nel 1944, ragazzini, videro la drammatica scena dell'eccidio nazista.



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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV ).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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domenica 3 giugno 2012

Escursione da Battaglia al Monte Foltrone (1996-05-04)




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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 4 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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Biciclettando sul litorale

Pellegrini, ciclisti, filosofi della lentezza, passisti, scalatori, onore a tutti quelli che guardano il mondo da un altro punto di vista, rallentando i ritmi per soffermarsi, osservare, respirare l’aria. Il motto è: "non si va mai abbastanza piano".

Non sono un ciclista abituale, è la frase che mi ripeto, mentre pedalo insieme a una decina di amici del Coordinamento Ciclabili Teramane.
Non potevo disertare però la proposta di trascorrere una giornata in bici sul tracciato del grande Corridoio Verde Adriatico da Ravenna a Santa Maria di Leuca che, nell’Abruzzo Teramano ha uno dei suoi tratti più belli.

Basta osservarmi per rendersi conto: una bici che quasi tutti i ciclisti snobberebbero, uno zaino legato al portapacchi al posto di graziose sacche, abbigliamento adatto più ad una passeggiata che a una pedalata e i chili di troppo che confermano la mia scarsa frequentazione delle due ruote.

Vi assicuro che lo faccio per voi, carissimi lettori!

L’appuntamento di buon’ora, è davanti al monumentale Torrione di Martinsicuro, all’interno del quale c’è l'Antiquarium di Castrum Truentinum, che conserva ed espone i reperti archeologici raccolti nel corso di diverse campagne di scavo, realizzate nel territorio comunale.

Sul nuovo ponte stradale della SS 16 sul Tronto c’è una fascia ciclabile che attende di essere connessa con il lungomare di Martinsicuro e Porto d’Ascoli.

Nel lato teramano c’è la promessa, da parte della Provincia, di realizzare un percorso sopra l’argine che congiunga il ponte alla passeggiata al mare.
Appena si riuscirà a collegare - superando il Tronto - la ciclabile abruzzese con quella marchigiana, si avranno immediatamente 40 km pedalabili che ci darà il primato della ciclabile costiera più lunga del Mediterraneo!

Percorriamo il lungomare di Martinsicuro e Villa Rosa, lasciandoci sorprendere dai colori forti della natura.

Facciamo sosta nell’Oasi di Protezione "Foce del Torrente Vibrata".

Riprendiamo a pedalare lungo la frequentatissima ciclabile di Alba Adriatica e Tortoreto lido.

È stata la prima pista della costa, realizzata più di 40 anni fa.
Ampia, ombreggiata e separata dal percorso pedonale, è un esempio per tutti i comuni della costa.
Superato il ponte ciclopedonale sul Salinello, in breve raggiungiamo Giulianova, attraversando l’interno del suggestivo porto.
Avendo tempo, il turista attento potrebbe fare una sosta salendo al paese per scoprire il bel santuario mariano dello Splendore e godere del fantastico panorama del belvedere.

Attraversiamo il ponte di legno ciclopedonale sul Tordino, il più lungo d’Europa.
La comitiva è allegra.

Ho una sensazione nuova: quella di andare piano.

Pedalare su di un tracciato senza salite è meno faticoso del previsto, sento le ruote della vecchia mountain bike urbanizzata, scorrere felici.

Raggiungiamo Cologna spiaggia, costeggiando la ferrovia lato mare.
Decidiamo, con le nostre bici a gomme larghe, di attraversare, un po’ a piedi e un po’ a pedali sul bagnasciuga, la Riserva del Borsacchio per evitare la pericolosa statale, in attesa della pista ciclabile che colleghi Cologna con Roseto, indispensabile.
In città ci regaliamo un fantastico gelato.

Pochi minuti di sosta e poi, via di nuovo sul lungomare fino alla foce del Vomano attraverso il piccolo porticciolo di Roseto che attende piena valorizzazione.

Quindi attraversiamo il ponte della statale dove auspichiamo si ricavi una fascia ciclopedonale protetta lato mare e iniziamo la ciclabile di Scerne.

Una breve visita al Villaggio Hapimag è d’obbligo.
È un luogo ben curato e bello da vedere.
Una piccola Svizzera in Abruzzo.
Sempre su ciclabile, attraversiamo una selvaggia e suggestiva campagna che arriva a lambire la spiaggia. Mare e campagna si fondono.
Ecco Pineto.

Una sosta sotto i pini d’Aleppo, visto che a quest’ora comincia a far caldo.

C’è una voglia pazza di un fumante piatto di spaghetti con le vongole.
Meglio riprendere a pedalare su terra battuta per raggiungere in pochi minuti l’Area Marina protetta Torre di Cerrano.

Approfittiamo per visitare il suggestivo manufatto salendo anche sul terrazzo di copertura.

Il panorama è meraviglioso.
Silvi Alta alle spalle, la costa pinetese verso nord, la costa di Silvi a sud; lo sguardo prosegue verso gli hotel di Montesilvano.
Una Croazia d’Abruzzo è questo tratto di mare e il colpo d’occhio ne gode.
A Silvi Marina, qualche problema!
Purtroppo ancora è tutto da fare in termini di ciclabilità.
C’è da superare due ponti sulla statale, a distanza di circa 1 km l’un l’altro, sul Piomba e sul Saline.

Sui nuovi ponti stradali progettati a valle della ferrovia sarà ricavata una fascia ciclopedonale che consentirà di scavalcare i due fiumi anzidetti evitando la statale.

Raggiungiamo Montesilvano.

Qui riprende la ciclabile, un tutt’uno con Pescara dove è possibile attraversare il bellissimo Ponte del Mare.

Dal porticciolo turistico di Pescara sud, si potrebbe arrivare, pedalando per mezz’ora, a Francavilla al Mare.
Da qui si spera che presto venga riconvertito il vecchio tracciato ferroviario sul mare dei Trabocchi per arrivare a Vasto!




Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

L'articolo è stato pubblicato su N°2 blog
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sabato 2 giugno 2012

Andamento lento ... con la bicicletta

“Finché uomini e donne continueranno ad avere gambe, continueranno ad esistere le biciclette”.

Diamo voce al Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano per farci raccontare l'intensa attività che sta portando avanti in favore dell’ambiente.



Incontriamo alcuni rappresentanti del raggruppamento apartitico di associazioni che raccoglie le adesioni di 61 sigle tra turismo, sport, ambiente e ha tra i suoi obiettivi la promozione della mobilità ciclabile:
Lucio De Marcellis, Alessandro Tursi, Raffaele Di Marcello e Fabio Vallarola in rappresentanza di un gruppo più numeroso (tra cui Gianluigi Camillini, Dante Caserta, Giovanna Gotta, Mauro Vanni, Massimo Fiamma, Niels van Bemmelen, Valter Ciaffoni e altri).

Qual è lo stato di avanzamento della ciclabile costiera denominata Corridoio Verde Adriatico?
Sono completi i tratti dal Tronto fino a Cologna spiaggia, il territorio di Pineto fino alla Torre di Cerrano esclusa, l'area metropolitana con Montesilvano-Pescara-Francavilla, non tutta ciclabile, ma utilizzando il lungomare molto più sicuro della Statale 16.
Stesso discorso per Silvi e Roseto, quasi prive di ciclabili, ma almeno dotate di lungomare che permette di evitare la statale.
Poi da Ortona a Vasto c'è la vecchia ferrovia di 49 km che percorre tutta la Costa dei Trabocchi, per la quale è prevista la riconversione in ciclabile. Infine Vasto, che ha realizzato il collegamento con San Salvo Marina.

I punti dolenti sono al momento il tratto rosetano del Borsacchio, vero "buco nero" del sistema ciclabile regionale, e l'attraversamento del Vomano, dove c’è bisogno di una corsia protetta sul ponte SS 16.
Da citare la ciclabile Porto D’Ascoli-San Benedetto-Grottammare- Cupra marittima, che va al più presto collegata con quella della costa teramana per realizzare un tratto continuo di oltre 40 km da Cupra a Cologna.

A che punto siamo con la “cultura della bici” nel teramano?
L’alibi di molti amministratori per cui non servono le ciclabili poiché nessuno usa la bici è falso.

Il motto degli amministratori olandesi negli anni ‘60, quando si decise di ridurre l’uso dell’auto per puntare tutto sulla bici fu “costruite le ciclabili e i ciclisti verranno”.
E così è stato.

Già in molte città del nord la ciclo cultura è un tutt’uno con la cultura urbana di tendenza soprattutto tra i giovani: la bici fa moda e aggregazione, è divenuta sinonimo di stile di vita.
L’orografia da noi, però, incide: la costa è perfetta ma per l’interno siamo ai primissimi passi.

Già, le aree interne!
Una costa forte turisticamente lo è se ha alle spalle un territorio ricco di offerte.

Da qui la necessità di una serie di collegamenti mare-entroterra sfruttando le valli fluviali, quasi in piano, dove tutti possono pedalare agevolmente.

Ecco le proposte per la Ciclabile del Tordino, Teramo-mare, ma anche le piste in sede riservata o protetta lungo il Vibrata, il Salinello (dove si potrebbe sfruttare l’ampia carreggiata), il Vomano (lungo i percorsi esistenti nei pressi degli argini), del Piomba e del Saline-Fino.

Teramo-mare ciclabile. A che punto siamo?
La fase progettuale è avanzata; si è ipotizzato un tracciato e si sta procedendo ai rilievi delle proprietà e degli eventuali vincoli.

Entro la fine del 2012, il progetto preliminare dovrebbe essere pronto e, non appena la Provincia riuscirà a reperire i fondi (l’opera comporta un impegno economico considerevole) si potrà dare avvio ai primi lavori, magari suddividendoli in lotti. I tempi, purtroppo, dipendono dalle disponibilità.

Nulla vieta che ogni Comune inizi a realizzare i tratti di propria competenza, magari tracciando inizialmente un percorso per mountain bike.

Una volta “aperta la strada”, probabilmente, anche i privati saranno interessati a investire sul percorso, magari con punti di ristoro, agriturismi, ecc., finanziando piccoli tratti. In altre zone d’Italia si è iniziato con poco e adesso i percorsi ciclabili muovono un’economia di milioni di euro.

In cosa consiste la proposta di legge regionale sulla mobilità ciclabile?
È introdotto il concetto di "rete ciclabile", inteso come sistema condiviso, su base regionale, di percorsi ciclopedonali.

Tale rete viene poi meglio specificata su base provinciale e, con l'ausilio di appositi uffici che vengono creati in Regione e nelle quattro Province, tutti gli Enti interessati possono concentrare le risorse non più sulla singola opera ma su un tratto di un sistema più ampio.

Infatti, la singola opera, pensata magari per un solo Comune, diventa parte della viabilità ciclabile dell'intera Regione, collegandosi con il più ampio sistema di piste ciclabili che è stato studiato dalla FIAB (Bicitalia) per l'intero territorio nazionale che, a sua volta, si collega alla rete Eurovelo che attraversa tutta l'Europa.

La legge, quindi, non è più una semplice legge di finanziamento ma crea una vera e propria rete ciclabile regionale favorendo anche l'intermodalità bici+treno e bici+autobus.
Speriamo che la proposta sia condivisa da tutte le forze politiche e venga adottata al più presto dal Consiglio Regionale.

C'era anche l'idea di collegare i parchi marini dell'Adriatico attraverso sistemi di mobilità sostenibile?
Esiste una rete di lavoro tra tutte le Aree Protette marine e costiere dell'Adriatico con il nome di AdriaPAN (Adriatic protected Areas Network) e che è stata interessata, attraverso il Consorzio di gestione dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano, dall'idea di creare un sistema di mobilità turistica a basso impatto che si avvalesse dell'uso della bicicletta per i propri spostamenti.

L'idea ha avuto un immediato riscontro in particolare da parte delle aree protette centro adriatiche italiane e croate.

Si tratta del progetto che ha preso il nome di BySEAcle.
L'idea è di avviare una mobilità turistica su biciclette lavorando esattamente come si fa per la protezione delle specie migratrici dell'avifauna.

Il ciclo-turista è identificato come una specie in pericolo, cosa che sulle strade normali non è poi lontana dalla realtà, che trova rifugio all'interno delle aree protette avendo a disposizione piste ciclabili, ricettività adeguata, servizi, informazioni etc. e, quando deve lasciare l'area protetta, può trovare informazioni e servizi necessari per raggiungere sano e salvo la successiva zona verde in termini di piste esistenti per bici, trasporto in treno, in traghetto o in barca, punti di appoggio, associazioni attive.

Il Coordinamento pubblica le sue attività sul sito internet (www.abruzzoinbici.it/coordinamento) e su un gruppo Facebook.




Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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