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domenica 27 dicembre 2015

Nell'antico borgo delle aquile: Castrovalva!

"Ad Anversa restano i ruderi di un palazzo edificato da un De Sangro. Scritto al Sindaco per sapere se tra le pietre vi sia lo stemma gentilizio della famiglia. (Esiste un'iscrizione già nota). Un signor Di Gusto mi risponde che non si trova alcuna traccia di stemma. Ora, tu che sai tutto, potresti indicarmi lo stemma ..."
Gabriele d'Annunzio

C’è chi insiste a cercare forme di vita nelle altre galassie, dimenticando che qui, in terra, a volte l’uomo scompare da piccoli paesi di montagna che, in men che non si dica, diventano irrimediabilmente delle incantate ghost town per gran parte dell’anno.

In questi antichi abitati, alcuni dei quali si ripopolano nelle due settimane a cavallo del ferragosto, si aggirano fantasmi: donne alla fontana con grembiuli e fazzoletti in testa, bambini sulla porta di una scuola che non esiste, uomini piegati sotto il peso delle balle di fieno, vecchi all'osteria per la “passatella”, ragazze al balcone in fiore.
C’è qualcosa di commovente e anche di macabro nell'abbandono di un borgo o di una valle.

Eppure qualcosa in controtendenza pare muoversi.
Castrovalva, antichissimo abitato a nido d’aquila sulle gole del Sagittario, una manciata di curve da Anversa degli Abruzzi, sta tornando a vivere.

Un artigiano, un mago della pietra, sta ricostruendo un po’ alla volta tutte le antiche case, su commissione dei figli di chi, un tempo, abitava questo luogo selvaggio ma incredibilmente bello.

Vero che d’inverno Castrovalva torna a essere un set buono per un film di Tim Burton o un racconto di Stephen King, ma oggi, possiamo dire che l’utopia della montagna può essere vinta.

Gli abitanti custodiscono memoria anche per chi, pur ristrutturando o magari lasciando in abbandono la vecchia casa, non ha tempo per arrivare fin quassù.
Una buona notizia dato che interi borghi medievali, dimenticati dalle famiglie di un tempo, oggi finiscono on line per offerte di acquisto su eBay, schegge di Far West, autentiche Spoon River cadute in disgrazia. Questo è un graffio indelebile e profondo al patrimonio artistico e antropologico italiano.

Ho deciso di andare a vedere.
La strada sale tortuosa, stretta, tornante dopo tornante.
Ad ogni curva, il panorama diventa paurosamente bello.
Mi sto arrampicando lungo il fianco di una montagna che precipita vertiginosamente sul fiume Sagittario e sulle sue gole.
Qualcosa da mozzare il fiato.

È una situazione ancestrale che per ironia della sorte, può essere il motivo per cui Castrovalva rimane ai margini dai più battuti percorsi turistici.
A una decina di chilometri si entra nella Valle dei Laghi e si arriva alla super visitata Scanno.
Qui tutto stordisce per la bellezza!
Affacciandoti dai bastioni della montagna pare di toccare Anversa degli Abruzzi.

Per chi ha il coraggio di inerpicarsi con la sua auto, fin sopra al cocuzzolo dove è poggiata Castrovalva e, ancor più, per chi ci arriva dal ripido sentiero che sale dal fondo delle gole con la forza delle gambe, questo luogo dell’anima regala, silenzio, fascino, isolamento, immerso nella storia e nella natura.

È arrivando in cima che capisci il perché dell’amore che il grande artista olandese Escher nutriva per questo borgo.
Era stato colpito dalle vedute aeree che si godono in paese e, durante questo lungo viaggio nel Sagittario, più di ottanta anni fa, immortalò gli scorci più significativi con la sua arte sopraffina.

Accadde prima che l’artista raggiungesse Villalago e i suoi specchi d’acqua, il magnifico “paese del sud” di Pettorano sul Gizio, nel sulmonese, per poi dover abbandonare l’Italia, colpito dall’anatema del Fascismo.
La litografia di Castrovalva è una delle più belle e famose di Escher, testimonianza di quanto il luogo avesse colpito la sua fantasia.

Come dargli torto?

Il borgo, lungo e stretto, tagliato dai venti impetuosi che lo sferzano in inverno senza pietà, posizionato com’è sul crinale, non lascia nessuno indifferente.
L’affaccio sul belvedere per vivere l’emozionale senso di vertigine, completa l’incanto del posto.
Il paese è tipico della montagna abruzzese, con le sue case a incastro poggiate sulla dura pietra, a formare piccoli labirinti abitativi.

Nel parlare brevemente di storia, lo storico del luogo, Antonio Genovese ricorda che il “Castrum Valvae” non era di origine romana ma bizantina.
L’odierna Castrovalva, che comunque era abitata sin dalla preistoria, risale al XIV secolo ed è di quel periodo anche la chiesa della Madonna delle Grazie, protettrice del paese.

In realtà pare che il borgo fosse nato a opera di un accampamento militare di stanza su questo monte che era detto Dell’Angelo.
Qui, spesso, le truppe rimanevano per mesi a guardia della valle, luogo strategico d’ ingresso nell’Abruzzo meridionale per chi voleva conquistare il centro Italia.
Sant'Angelo divenne monte San Michele.

Da qui, per secoli, i soldati che di notte avvistavano i nemici alle porte del Sagittario, usavano segnali luminosi con fuochi, per mettersi in contatto con il comando posto a Rocca Casale, non lontano da Sulmona.
Di lì le notizie giungevano alla capitale di allora, il distretto romano di Corfinio, nel cuore della vallata peligna.

Mi affaccio dalla parte di Anversa per guardare l’orrido.
Si notano anche remote grotte carsiche su pareti ripidissime dove nidificano le aquile.
Forse anche qui, persi nella vegetazione, ci sono degli eremi che raccontano di personaggi straordinari che con scelta ascetica hanno sperimentato un rapporto eroico con la natura selvaggia e primordiale.
La voce dell’uomo, quasi baritonale alle mie spalle, mi fa trasalire.
Un viso asciutto e gradevole se non fosse che la sua pelle ha uno strano colore dattero maturo.
Vuole solo, gentilmente, darmi informazioni.

Questo luogo è detto del “Morrone”, mi dice.
Spiega che i morroni erano degli avanzi di costruzioni molto antiche.
Proprio qui c’è la parte più vetusta del paese.
E mi fa vedere il luogo dove, anni fa, furono rinvenute monete d’argento databili, forse, all'anno Mille.

L’uomo, senza presentarsi, mi invita a seguirlo. Indica, dalla minuscola piazza centrale, la parte alta dell’abitato.
Lì c’era la chiesa dedicata a San Michele.

Fino agli anni Trenta, è stata grande la devozione per questo santo che veniva festeggiato con una sagra e processione.
Oggi del tempio rimangono solo delle pietre antiche.

Le parole del gentile cicerone mi fanno immaginare un paese che non c’è più.
Il tempo scandito dalle campane della chiesa madre, una melodia di poche note prima di battere le ore, il suono che echeggia fin sotto la valle.
I tocchi a dare malinconia per il tempo andato che nessuno può far tornare.

Era come se il tempo avesse un respiro comune e tenesse insieme tutte le anime!
I vecchi del paese da quelle campane erano governati.
Ne aspettavano i rintocchi per rimandare le poche bestie nei ricoveri, per smettere il lavoro e riposare.
Oggi nelle città le campane suonano nell'indifferenza, sommerse dai rumori del traffico o dallo sferragliare dei tram.

Guardandosi bene intorno, si intuisce l’incastellamento del paese, la sua importanza come accesso principale del meridione della valle peligna, le sue fortificazioni e dove si trovava la rocca, zona che oggi è chiamata del “Castellaccio”.

Si capisce perfettamente perché Longobardi, poi Aragonesi e Angioini, benvoluti dalla potente dinastia dei Caldora, abbiano voluto abitare questo luogo così impervio.

È stato un bel viaggio in uno scampolo di mondo estraneo al paesaggio urbano, diverso anche dalle campagne coltivate, un mondo dove la mano umana ha i suoi confini oltre i quali la natura non permette ingerenze.

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Come arrivare: A25, uscita COCULLO, proseguire per 11 km in direzione Anversa degli Abruzzi/Castrovalva.
Per info rivolgersi al comune di Anversa degli Abruzzi al telefono 086449115 o alla Riserva Naturale delle Gole del Sagittario 086449587

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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.
Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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sabato 31 ottobre 2015

Società Psicoanalitica Italiana - 02 - Cono Aldo Barnà

In questo 2° Video (su un totale di 10) intervento di Cono Aldo Barnà, Membro Ordinario con funzioni di training e Vicepresidente
della Società Psicoanalitica Italiana (SPI/IPA)


Il 31 ottobre 2015 la Società Psicoanalitica Italiana ha celebrato a Teramo i suoi primi 90 anni con un convegno presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico.
L'evento è stato realizzato per ricordare la nascita della SPI, fondata nella città di Teramo nel 1925 da Marco Levi Bianchini, all’epoca direttore dell’ospedale psichiatrico teramano.

Oltre che ad un numeroso pubblico la manifestazione ha visto la partecipazione, oltre che delle autorità cittadine, di autorevoli e importanti psicoanalisti e psichiatri italiani che hanno ripercorso la nascita e l’evoluzione della psicoanalisi.
L’organizzazione del convegno per la celebrazione del 90° anniversario della SPI è stata curata da un comitato scientifico composto da Cono Aldo Barnà, membro ordinario con funzioni di training e vicepresidente della Società Psicoanalitica Italiana, Gabriella Gentile e Fabrizio Rocchetto, entrambi membri ordinari della Società Psicoanalitica Italiana e Francesca Anile responsabile della segreteria.

L’incontro è stato moderato dalla giornalista Tania Bonnici Castelli.




Le riprese e la post produzione video dell'intera manifestazione sono state realizzate da Vincenzo Cicconi (www.PacotVideo.it).

Per una maggiore fruibilità l'intero filmato è stato diviso in 10 videoclip sulla base dei vari interventi:

01 - Presentazione manifestazione e Saluti Istituzionali
02 - Cono Aldo Barnà
03 - Adolfo Pazzagli
04 - Francesco Saverio Moschetta
05 - Nipoti di Marco Levi Bianchini
06 - Giuseppe Civitarese
07 - Angela Iannitelli
08 - Massimo Di Giannantonio
09 - Mario Fulcheri
10 - Giustino Galliani

Il video ha una durata di circa 10 minuti ed è stato pubblicato su tre canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo )

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo
3 - Vincenzo Cicconi

Qui di seguito riproponiamo il video "esclusivo" realizzato il 30 gennaio 2009 all'interno dell'ex Ospedale Psichiatrico di Teramo nel quale si attesta lo sfacelo della struttura.



Società Psicoanalitica Italiana - 01 Presentazione manifestazione e Saluti Istituzionali

In questo 1° Video (su un totale di 10) la presentazione della manifestazione ad opera della giornalista Tania Bonnici Castelli ed i saluti istituzionali di Mirella Marchese (vice-sindaco del Municipio di Teramo), Roberto Fagnano (Direttore Generale della ASL di Teramo) e Luciano D’Amico (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo)


Il 31 ottobre 2015 la Società Psicoanalitica Italiana ha celebrato a Teramo i suoi primi 90 anni con un convegno presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico.
L'evento è stato realizzato per ricordare la nascita della SPI, fondata nella città di Teramo nel 1925 da Marco Levi Bianchini, all’epoca direttore dell’ospedale psichiatrico teramano.

Oltre che ad un numeroso pubblico la manifestazione ha visto la partecipazione, oltre che delle autorità cittadine, di autorevoli e importanti psicoanalisti e psichiatri italiani che hanno ripercorso la nascita e l’evoluzione della psicoanalisi.
L’organizzazione del convegno per la celebrazione del 90° anniversario della SPI è stata curata da un comitato scientifico composto da Cono Aldo Barnà, membro ordinario con funzioni di training e vicepresidente della Società Psicoanalitica Italiana, Gabriella Gentile e Fabrizio Rocchetto, entrambi membri ordinari della Società Psicoanalitica Italiana e Francesca Anile responsabile della segreteria.

L’incontro è stato moderato dalla giornalista Tania Bonnici Castelli.




Le riprese e la post produzione video dell'intera manifestazione sono state realizzate da Vincenzo Cicconi (www.PacotVideo.it).

Per una maggiore fruibilità l'intero filmato è stato diviso in 10 videoclip sulla base dei vari interventi:

01 - Presentazione manifestazione e Saluti Istituzionali
02 - Cono Aldo Barnà
03 - Adolfo Pazzagli
04 - Francesco Saverio Moschetta
05 - Nipoti di Marco Levi Bianchini
06 - Giuseppe Civitarese
07 - Angela Iannitelli
08 - Massimo Di Giannantonio
09 - Mario Fulcheri
10 - Giustino Galliani

Il video ha una durata di circa 15 minuti ed è stato pubblicato su tre canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo )

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo
3 - Vincenzo Cicconi

Qui di seguito riproponiamo il video "esclusivo" realizzato il 30 gennaio 2009 all'interno dell'ex Ospedale Psichiatrico di Teramo nel quale si attesta lo sfacelo della struttura.