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martedì 17 aprile 2007

Mario Ambrosini: dall'antifascismo alle lotte sindacali. Brevi ricordi di un militante. (Parte 1°)

E' una testimonianza diretta e franca quella che viene presentata, resa da una persona che per tradizione famigliare e per convincimento personale, ha fatto dell'antifascismo e dell'affermazione dei diritti dei lavoratori un cardine della propria vita.

Figlio di un oppositore della dittatura fascista, di quel Gaetano Ambrosini che aveva pagato a caro prezzo la sua irriducibilità al regime.

Mario è stato uno di quei giovani che allo scoppio del secondo conflitto mondiale seppero restituire linfa vitale al movimento antifascista teramano stremato da venti anni di oppressione, ma non domo.

Scorrono uomini e avvenimenti della Resistenza teramana che viene restituita con semplicità e forza evocativa insieme, alle nuove generazioni e agli immemori.
Mario Ambrosini ne parla in termini asciutti, senza nessun cedimento retorico o oleografico.
Eppure quanta consapevolezza e quanta verità vi è nelle sue parole!

Un "militante", così egli si definisce ma la sua partecipazione alla lotta partigiana, la sua presenza nei luoghi e ai momenti salienti della Resistenza teramana, ne fanno un testimone di tutto rispetto.
Allo stesso modo, con naturalezza che gli invidiamo, egli racconta in brevi pagine una vita di lavoro, di affermazioni di diritti, di crescita di consapevolezze.

Ne sortisce un ritratto di un uomo la cui dignità e la cui moralità fanno tutt'uno con una militanza rigorosa e mai abbandonata.
I richiami alla coerenza, alla fermezza dei principi, al rispetto di se stesso come degli altri, rappresentano così il suggello di una vita, esemplare nella sua affascinante semplicità.

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Presentazione di Luigi Ponziani
(direttore della Biblioteca Provinciale Melchiorre Delfico - Teramo)
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