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domenica 6 maggio 2012

Escursione Umito - Cascate della Volpara (1996-05-05)


Percorso: da Umito attraverso il Fosso della Montagna, il Rio della Prata, il Rio Volpara, le Cascate della Volpara con rientro ad Umito.

L'escursione che vogliamo proporre oggi fu effettuata il 5 maggio 1996 e parte dal paese di Umito a due passi da Acquasanta Terme abitato da poche decine di persone con le sue vecchie case adornate con i gufi, vecchi balconi in legno di origine longobarda.

Nei dintorni del paese si ricorda il triste episodio di un gruppo di partigiani tradito nel marzo del 1944 da un sottufficiale acquasantaro passato al nemico.
I partigiani e i tedeschi ingaggiarono una cruenta battaglia e oltre 50 partigiani perirono.

Oggi a Pozza, nei pressi di Umito, un piccolo cimitero partigiano ricorda il sacrificio di quegli uomini.

L'escursione in un mare di verde, risalendo la splendida valle del Fosso della Montagna e del Rio Volpara sul versante nord dei Monti della Laga, ci ha regalato la visione delle splendide Cascate della Volpara.
Traversato il torrente che forma una piccola ma bella cascata si comincia a costeggiare da vicino il Rio Volpara che qui presenta bellissime lastronate di arenaria accarezzate dall'acqua che vi forma scivoli e vasche





 


 






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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 4 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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sabato 5 maggio 2012

La “green way” di casa nostra

Tornano i giorni della Pasqua e noi la celebriamo con rappresentazioni religiose itineranti che culminano, all’alba del Venerdì Santo, nel centro storico di Teramo.

La processione della “Desolata” è un esempio in tutta la Regione di grande devozione mariana.
Un evento atteso un anno intero, una rappresentazione teatrale collettiva tra passi, canti e cori strazianti delle donne vestite di nero.

La morte e Resurrezione del Cristo si rievoca in ogni borgo del teramano con funzioni e processioni che riaffermano il vincolo partecipativo delle comunità.

Il senso di appartenenza cristiana ma anche l’amore per l’arte, ci porta a riscoprire le splendide chiese del romanico che costellano la valle del Mavone da qualcuno definita, con splendida intuizione, “via sacra”.

Torna la primavera, cambia il paesaggio, le giornate si allungano.
I boschi e i sentieri in montagna si ripopolano di camminatori.
Le cenge del Gran Sasso sono nuovamente prese d’assalto dai ragni delle pareti, gli arrampicatori.
Gli amanti delle due ruote salgono in sella alla ricerca di piste ciclabili, dove pedalare in tranquillità sui sentieri della libertà, i “freedom trail”, le “green way” di cui abbiamo bisogno come il pane.

Quello che la nostra rivista vuole trasmettere a voi lettori, sta soprattutto negli occhi e nella mente di chi desidera semplicemente scoprire il bello della vita, guardarsi intorno e vedere i contorni e le prospettive di una terra, l’Abruzzo teramano, che ancora una volta stupisce per la sua bellezza.



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

L'articolo è stato pubblicato su N°2 blog
(blog della Città di Teramo - blog di Pensieri Teramani)
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(Il blog della città di Teramo e della sua Provincia - Il mio Ararat - Abruzzo Teramano / La Cassandra)
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venerdì 4 maggio 2012

Sguardo al cielo, piedi sulla terra!

Se un amante della bici dovesse un giorno immaginare come possa essere il paradiso, lo vedrebbe fatto di piste ciclabili, colonnine di bike sharing e città piene di gente a cavalcar sellini.

Nel prossimo biennio la Teramo Mare ciclabile lungo il fiume Tordino sarà realtà.

La nostra provincia giungerà buon’ultima perche, nelle vicine Marche, gli ascolani inaugureranno presto il collegamento “dolce” tra San Benedetto del Tronto e il capoluogo, attraverso il Tronto.

Che la realizzazione di piste ciclabili sia una priorità regionale nella gestione della mobilità e del turismo, è sotto gli occhi di tutti.


E’ la grande sfida per una migliore qualità della vita, con una ricaduta che potrebbe essere molto positiva per il turismo teramano e quello dei comuni interessati al Piano d’Area della Vallata del Tordino come Giulianova, Roseto, Mosciano, Bellante, Canzano, Castellalto, Notaresco.

L’Amministrazione Provinciale avrebbe individuato come prioritario per lo sviluppo del territorio, una via verde che colleghi il capoluogo col mare.
Il progetto prevede non solo una semplice pista ciclabile e pedonale ma anche un’autentica green way di passerelle e segnaletica che collegherà una serie di emergenze ambientali, urbanistiche, culturali e storiche.

Sarà possibile il recupero di antichi collegamenti rurali, attrezzandoli per il turismo ciclo pedonale.

Daremmo il giusto impulso a un turismo nuovo, giovane ed europeo che coniughi la costa con l’entroterra e le sue attrattive.

Il sogno sarebbe quello di creare una grande via che dal mare conduca in montagna seguendo gli antichi sentieri pastorali risalenti il Tordino fino a Padula e il Rifugio della Fiumata, alle sorgenti sotto il monte Gorzano.

Riscopriremmo splendide testimonianze di vita tra cui vecchie masserie, mulini antichi come quello di Casanova, pregevoli monumenti come l’esempio cistercense della fatiscente chiesa di San Flaviano di Tavolero e la romanica San Paolo a Pezzelle, deliziosi borghi nel cuore del Parco come Colle e Fiume che conservano ancora architetture antiche.

C’è bisogno che la politica favorisca l’accessibilità ciclistica con infrastrutture dedicate alla mobilità alternativa, realizzando il “biciplan”, il piano strategico della mobilità ciclistica come nella vicina Ascoli Piceno.

Anche le strade delle colline teramane, panoramiche e poco trafficate, debbono diventare itinerari per il cicloturismo, valorizzando le tante emergenze territoriali delle frazioni: fonti storiche, piccoli borghi antichi, aree archeologiche.

Dalla costa adriatica dell'Abruzzo teramano verso l'interno, terra d’incantevoli borghi e di parchi.

Questi gli obiettivi da raggiungere.

Abruzzoin bici è un sito curato dal professor Lucio De Marcellis dove è possibile trovare le ipotesi di quattro stupendi percorsi alternativi alle auto:
1 - Crinale vibratiano (Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra, Ancarano, Sant’Egidio);
2 - Crinale dei Farnese e dei Borbone (Giulianova paese, Montone, Bellante, Campli, Civitella del Tronto);
3 - Crinale Aprutino (Roseto, Montepagano, Notaresco, Castellalto, Valle Canzano, Collurania, Teramo);
4 - Crinale di Adriano (Pineto, Atri, Cellino, Cermignano, Val Vomano, collinare verso Pilone, Villa Ruzzi, Castel Castagna, Isola del Gran Sasso.



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

L'articolo è stato pubblicato su N°2 blog
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mercoledì 2 maggio 2012

Spezzatino di petto di pollo con spinaci

Per la realizzazione di questa pietanza ho utilizzato i seguenti ingredienti:
1 - Petto di pollo disossato e senza pelle
2 - spinaci bolliti in una pentola capiente con poca acqua
3 - brodo di verdure (carote, sedano, broccoli, patate)
4 - rosmarino, erbe aromaticche, aceto balsamico, sale e pepe

1° Fase: Tagliare alcuni petti di pollo in tranci piccoli.
In una pentola mettere alcuni spicchi d'aglio e un rametto di rosmarino e rosolare lo spezzatino SENZA OLI o altri condimenti.
La carne deve essere costantemente mescolata per evitare che la carne si attacchi alla pentola


2° Fase: dopo 5 minuti di rosolamento innaffiare la carne con un paio di coppini di brodo e due cucchiai di aceto balsamico
Di tanto in tanto e quando il liquido si ritira immettere alcuni coppini di brodo


3° Fase: Dopo 34 minuti inserire gli spinaci bolliti e le verdure utilizzate per preparare il brodo.
Non buttare il brodo di cottura degli spinaci perchè potrà essere utilizzato come brodo per eventuali altre pietanze.


4° Fase: dopo 47 minuti spegnere il fornello e servire