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sabato 28 aprile 2012

Escursione Anello di Cerqueto (1996-04-28)



Percorso: da Cerqueto attraverso il Rio Ferroni, Peschiofolle, il Colle Varo, il Colle del Fiele, il Colle dei Prati Mignari, il Fosso Faina, la fonte Macinelli, la Fonte Salse e il rientro a Cerqueto.

Il paese di Cerqueto, nel cuore del Gran Sasso, conserva notevoli caratteri di antichità, soprattutto nella parte alta, il cosidetto "Borgo Vecchio" dove abbiamo incontrato degli interessantissimi esempi di gafi.

L'escursione non è stata felice dal punto di vista metereologico ma si è rivelata bellissima grazie alla visita proprio del paese e soprattutto del "Museo delle antiche tradizioni contadine" che ha chiuso la nostra serata in bellezza.

Non abbiamo potuto godere dello splendido panorama che da Collevaro si apriva sui Due Corni, sul Monte Corvo e su Pietracamela a causa della nebbia.

Naturalmente ci torneremo.

Ma sui Prati Mignari a 1.500 metri splendide fioriture di crochi e primule ci hanno abbondantemente ripagati della fatica.

L'etimologia del toponimo di Cerqueto è trasparente, da Querceto a Cerqueto seguendo l'antico dialetto locale dove ancora oggi "Cerqua" sta per Quercia.
La visita al Museo del Folclore conclude degnamente la nostra splendida giornata

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 3 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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martedì 24 aprile 2012

Convegno "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale"

Si è svolto a Teramo, presso l'hotel Abruzzi, un convegno, organizzato dalla sezione Sindacato Pensionati Italiani della CGIL, dal titolo "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale".

Il convegno è stato condotto da Antimo Amore, giornalista della redazione di RAI 3 regione Abruzzo.
Le video-riprese dell'intero convegno sono state effettuate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

I rappresentanti della CGIL hanno presentato ad una vasta platea uno studio sui bilanci comunali da cui si evince la sempre minore disponibilità, da parte degli enti locali, di risorse economiche che costringe gli amministratori cittadini ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre la spesa sociale.

Il convegno si è aperto con discorso introduttivo di Geppino Oleandro, segretario SPI-CGIL di Teramo.


Francesco Montemurro, responsabile banca dati bilanci EE.LL. e delle regioni dello SPI-CGIL Nazionale, che attraverso delle schede ha illusttrato "Una lettura critica dei bilanci dei comuni della Provincia di Teramo).

Purtroppo in fase di post produzione video le schede proiettate in sala non sono state inserite a causa del mancato invio delle stesse da parte del relatore, nonostante le reiterate richieste da parte della PacotVideo.


- Brucchi Maurizio, Sindaco di Teramo


- Carmine Ranieri, Segretario Generale FP-CGIL Abruzzo


- Pepe Dino, Sindaco di Torano Nuovo


- Zippilli Giovanna, Segretaria Generale SPI-CGIL Abruzzo


- Di Varano Alfredo, Sindaco di Isola del Gran Sasso


- Timoteo Nando, Presidente Comunità Montano del Gran Sasso zona "O"


- Di Cesare Gianni, Segretario Generale CGIL Abruzzo


- Saltini Lucio, Segretario Nazionale SPI-CGIL






La CGIL rende un omaggio al comandante partigiano Mario de' Nigris

Si è svolto a Teramo, presso l'hotel Abruzzi, un convegno, organizzato dalla sezione Sindacato Pensionati Italiani della CGIL, dal titolo "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale".

All'inizio della manifestazione è stato rivolto un omaggio al partigiano Mario de' Nigris
Le video-riprese sono state effettuate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Sono intervenuti, in ordine cronologico;

- Gianpaolo Di Odoardo, Segretario GeneraleCGIL Teramo,
- Lucio Saltini, Segretario Nazionale SPI-CGIL
- il comandante partigiano Mario de' Nigris
- la figlia di Mario de' Nigris

venerdì 20 aprile 2012

Conferenza stampa del 1° Festival Nazionale della Letteratura di Giulianova



Si è svolta presso la Sala Consiliare del Comune di Giulianova la conferenza stampa di presentazione del Primo Festival della letteratura "Città di Giulianova"

Alla conferenza stampa sono intervenuti:
1 - Nadia Ranalli, Assessore alla Cultura del Comune di Giulianova,
2 - Azzurra Marcozzi, responsabile dell'Ufficio Stampa del Festival
3 - Leo Nodari di Società Civile onlus, direttore del Festival
4 - Patrizia Di Donato, presidente del Festival

La Conferenza Stampa è stata integralmente video-ripresa da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Il Primo Festival Nazionale della Letteratura si svolge a Giulianova dal 23 al 28 aprile e in diversi sedi verranno presentati scrittori sconosciuti o emergenti e le loro opere letterarie.

Il momento più importante del Festival della Letteratura si svolgerà il 28 aprile presso la Sala Convegni Kursaal con la premiazione e la consegna di targhe di merito a numerosi scrittori, narratori e poeti.

La manifestazione finale del 28 aprile e incontri letterari all'interno del Festival verranno video-riprese dalla PacotVideo

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 2o minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

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mercoledì 18 aprile 2012

Manifestazione in ricordo di Anna Pepe


Si è svolto presso la Sala Consiliare del Comune di Teramo "Fai Salotto", una manifestazione in omaggio ad Anna Pepe, figura di spicco della vita artistica e culturale teramana scomparsa lo scorso 11 marzo, organizzata dal del FAI di Teramo.

A presenziare la manifestazione erano presenti il marito, Sandro Melarangelo, e i figli Alberto e Marino.

Le riprese della manifestazione sono state realizzate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Questi gli interventi in ordine cronologico:
1 - Laura De Berardinis, che ha presentato la manifestazione,
2 - Franca Di Carlo Giannella, capo delegato del FAI di Teramo, che ha letto una poesia "A Teramo" scritta da Anna Pepe
3 - Marco Tancredi, presidente della Commissione Cultura, in rappresentanza del sindaco Maurizio Brucchi ha consegnato a Sandro Melarangelo una targa ricordo dedicata ad Anna Pepe.
4 - Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra
5 - Edoardo Morricone, cantautore e musicista teramano, che ha interpretato un paio di motivi musicali.
6 - Lucio Cancellieri, scrittore teramano, che ha declamato la poesia in dialetto “Annè...”
7 - Eleonora Rotta, una ragazzina che ha recitato la poesia “Donna” di Anna Vetusto.

Al termine della manifestazione il Coro in Rosa dell'Istituto Comprensivo Savini – San Giuseppe, diretto dalla maestra Silvia Iuliani, ha interpretato quattro canzoni.

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 28 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
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domenica 15 aprile 2012

Percorsi d’arte: Il barocco di montagna

Un itinerario d’arte nel cuore montano della provincia tra panorami mozzafiato e opere senza tempo per avvicinarci all’Eterno!

I borghi delle nostre montagne nascondono gioielli di architettura sacra al cui interno si trovano preziosi altari di legno intagliato.
Sono l’espressione mirabile di un barocco di matrice veneto- friulana, adattato al gusto abruzzese, opere in gran parte realizzate tra il ‘600 e il ‘700.

Il nostro itinerario parte dalla chiesa di San Rocco a Montorio al Vomano, esempio illuminante di questa corrente artistica con i suoi quattro monumentali altari lignei.

Sono il frutto della maestria senza tempo di artigiani intagliatori.
Il più bello è sulla parete di fondo, dove si ammira anche una tela dedicata all’Ultima Cena di Gesù.

A Fano Adriano, un portale di sobria bellezza introduce nella cinquecentesca chiesa dei S.S. Pietro e Paolo.
Oltre agli altari meritano attenzione i preziosi arredi interni tra i quali l’importante organo del ‘700 e il bel soffitto a cassettoni dipinto d’azzurro.

San Nicola a Piano Vomano regala altari arricchiti da statue secolari provenienti dall’omonima pieve medievale di Colle del Vento.

Qui la vita si vive in lentezza, immersi nel silenzio e nella natura.
L’anima del borgo è rimasta intatta nei secoli così come i tesori di questo luogo sacro.

La parrocchiale di Tottea ha la suggestiva facciata in arenaria, il tetto a capanna e il sobrio altare dagli artistici ornamenti intagliati.
Nell’antico villaggio si trovano un Ecomuseo e un Centro di documentazione del Parco Gran Sasso e Monti della Laga.

Merita una visita anche la piccola chiesa di Santa Maria Apparente di Alvi del 1300, con interessanti affreschi del XVI secolo.

Il tempio fu edificato grazie ai frati dell’Ordine di San Bernardino.

Altri luoghi dove scoprire il barocco di montagna sono: San’Andrea di Cervaro, con un soffitto ligneo interamente dipinto, San Giovanni Battista nel paese degli scalpellini, Frattoli, con il suo inaspettato portico seicentesco delle “logge” e il non plus ultra dell’arte, a Cesacastina con la chiesa dei S.S. Pietro e Paolo.

Qui gli occhi gioiranno vedendo l’altare maggiore del ‘700, dedicato al Sacro Cuore, sulla cui cima troneggia un Padre Eterno Benedicente.

La chiesa seicentesca è a forma di croce con il campanile a vela e a tre campane, chiuso in alto da due eleganti volute del trecento.

Al suo interno si custodiscono un prezioso calice d’argento smaltato e inciso del quattrocento e una croce processionale dello stesso periodo, di bottega aquilana.



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

L'articolo è stato pubblicato su N°2 blog
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sabato 14 aprile 2012

Escursione Anello di Pascellata (1996-04-21)



Percorso: da Pascellata, attraverso la Sorgente Solforosa, il Collatto, l'Area Martese, la Casetta Ianuari, la Costa Cesa Grande con rientro a Pascellata

Paese della Laga, Pascellata è a 840 metri sul livello del mare.

Questo anello ci introduce nel cuore dell splendida Valle Castellana, valle nella quale gli abitanti del luogo ancora oggi riescono a trarre legna, fieno, castagne e funghi.

Una vallata ricca di sorgenti d'acqua che conferiscono alla vegetazione un rigoglio e dei colori veramente unici.

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
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venerdì 13 aprile 2012

Chiesa di Santa Rufina a Villafranca di Valle Castellana

Il borgo di Villafranca appare come unico edificio, un continuo di case in pietra e viuzze che culminano in una piazza attraverso un arco.

Il ragazzino che incontro ha i capelli arruffati.

E’ spigoloso come sa esserlo un giovane svelto di cervello.
Mi indica l’anziana seduta su di una panca di pietra.
Con il dito della mano decreta che "la vecchia è un po’ rintronata ma sa tutto di tutti e ha pure le chiavi della chiesa".

S. Rufina è isolata tra i campi.
Emana il fascino discreto dell’apparente abbandono.
Evoca bucoliche sensazioni del passato, la suggestione di un placido borgo contadino.

La donna non proferisce parola, neanche un saluto, mi porge con mano rude le chiavi.
Guardo la piccola chiesa nella sua semplicità architettonica.
E’ proprio nella caratteristica di umiltà, che si rispecchiano i caratteri degli abitanti di queste montagne.

Ha subito un rifacimento nel XIII secolo, cento anni dopo la costruzione.
Un trittico, opera di Pietro Alemanno, per motivi di sicurezza visto l’isolamento, è custodito nel museo dell’Aquila.

Una lapide del 1958, nella casetta in pietra adiacente alla chiesa, riporta un fatto prodigioso.

Il tre ottobre 1943, mentre su queste montagne infuriava l’attacco sferrato dai tedeschi contro i partigiani, Luigi Ambrosi, un avvocato di Ascoli Piceno, fu circondato con altri sette giovani e stava per cadere sotto il fuoco nemico.

Un’invocazione dal profondo del cuore a chiedere soccorso alla Vergine e, quando tutto sembrava perduto, un violento terremoto scosse forte la terra.
Grossi macigni rotolarono generando panico fra i soldati tedeschi.
Si diedero alla fuga precipitosa, risparmiando i giovani.

Era il giorno dedicato al Santo Rosario.



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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giovedì 5 aprile 2012

Valle Castellana ... Un mondo che scompare

Valle Castellana, estremo confine teramano in un sorprendente scenario naturale.

La valle del fiume Castellano, battuta per secoli da eserciti, mercanti, pastori, pellegrini, si è persa nell’ultimo trentennio un pezzo della sua identità.

Il corso d’acqua scorre placido in una delle più selvagge lande teramane.

"Un paesaggio così se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Poi lo trasporti al Louvre e lo metti tra i capolavori dell’arte".

Usa iperboli il buon Umberto per descrivere la sua amata terra.
Quarant’anni spesi a far la spola tra la casa paterna, dove vive ancora l’anziana mamma e il suo lavoro ad Ascoli Piceno.

Il paese di Valle Castellana, "capoluogo" del comprensorio, è in gran parte popolato di anziani.
Alcuni di essi con tanto di vigili badanti polacche al seguito, fornite, pare, dalla “Caritas Diocesana” ascolana.

Donne poco avvenenti perché quelle più belle non ne vogliono sapere di andare in montagna e se ne stanno ad Ascoli Piceno.

La corriera che giunge da Teramo è quasi vuota se si eccettuano alcuni studenti e qualche donna.
Il bus denota tutti gli anni di onorato servizio lungo i numerosi tornanti a gomito.
Ha più crepe il vetro anteriore che rughe il viso di Rita Levi Montalcini.
Ruggine e ammaccature a iosa ma l’autista è impeccabile col suo completo blu Arpa.

A pochi chilometri, c’è il territorio di San Vito con le sue “caciare”, capanne in pietra cui si aggrappavano, come naufraghi alla zattera, i poveri pastori.

Umili ma laboriosi individui con la mente a dimensione spartana, priva di alcun rigurgito di tecnologia.

Un popolo di transumanti che da queste parti ha vissuto giorni duri attraverso i viaggi del gregge, ponendo tappe intermedie con il catasto di questi piccoli avamposti in pietra dove poter riposare le stanche membra.

In piazza mi avevano avvertito: "Se vuoi capire la Laga, contatta l’Umberto … lui è astuto perché da piccolo gli hanno fatto mangiare il cuore di una rondine".
Questa frase è stata buttata lì da un vecchio guitto geniale che mi ha raccontato di un’usanza tribale in voga sino alla fine degli anni ’60.

Divorare il cuore del volatile assicurava grande forza, visto che trascorreva parte della sua esistenza in volo migratorio per delle rotte intercontinentali.
Immaginate oggi cosa avrebbero da dire gli animalisti al riguardo.
Il problema è che le rondini sono quasi completamente scomparse.

Umberto mi presenta il parroco proprio davanti alla bella chiesa dell’Annunziata con la parte antica risalente al Mille, una cripta romanica fatta di pietra arenaria dorata e grigia e un presbiterio rialzato.
È ancora chiusa a causa del terremoto del 2009.
Le porte si aprono quando dico che devo scrivere un articolo sul paese.
Il curato è prodigo di notizie.

Nel 1400 fu edificato il corpo centrale del tempio, originariamente dedicata all’Assunta dopo che, nella vicina Stornazzano, l’edificio sacro era stato distrutto da un terremoto, anche allora devastante.

La statua, molto venerata, fu spostata a Valle Castellana.

Sui muri tracce di affreschi dal carattere popolaresco raffiguranti santi e benefattori che avrebbero contribuito con soldi e lavoro all’edificazione della chiesa.

"Queste pareti - termina il sacerdote - erano state intonacate, ricoprendo le opere d’arte.
In parte sono state recuperate con profondi restauri.
Qui nella vallata tutto cade a pezzi.
Vada a vedere Santa Rufina.
E’ a pochi chilometri.
Scriva che da anni attendiamo fondi per dei restauri".



Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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