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lunedì 9 settembre 2013

Le pietre parlanti di Ripattoni

Così vicino nello spazio, così lontano nel tempo.
Penso a questo mentre affacciato sul muro del belvedere di Ripattoni, ai miei occhi si apre una finestra sull’immensità di colline e montagne che regalano pace all’anima.
Un tramonto da favola!

Ma c’è anche una valle, quella del Tordino, pesantemente cementificata, dove scorre veloce e puzzolente il traffico della superstrada che porta a Roma.

Qui però, a pochi chilometri sopra, è tutto un altro mondo.

È l’alternativa all’aggressione del bitume, il trionfo di un quieto paesaggio bucolico.

Il silenzio della campagna riesce a dare l’idea del tempo che si è fermato.
Di certo non è solo pace.
C’è anche tanta storia, per giunta sontuosa.

L’atmosfera del borgo di Ripattoni è qualcosa d’incantevole in grado d’ispirare la sensibilità di artisti e il gusto del bello dei turisti.
L’armonia delle testimonianze monumentali è preservata da quest’angolo di medioevo intatto, tra acciottolati, scalinate, palazzi, portici e anfratti fatti di pietre che raccontano la storia e l’identità del vecchio e minuscolo borgo.

Nella mente torna la frase del grande reporter Ansel Adams che diceva:
“La fotografia non è sola quello che vedete ma anche e soprattutto quello che sentite”.
Per restituire a un pubblico ignaro di tanta bellezza la realtà del piccolo paese, occorrerebbe la magia che grandi fotografi hanno nel loro bagaglio tecnico.

“Il cuore di Ripattoni è fatto di pietra”, recita il simpatico libercolo realizzato da una vulcanica Pro Loco che organizza tante iniziative per condividere con più persone possibili la bellezza di “Ripa Actonis”.

La Rupe di Attone era il regno del principe longobardo che possedeva tante terre tra Teramo e Bellante.
Poi venne il dominio degli onnipresenti Acquaviva, che incastellarono mirabilmente l’abitato.

Ancora oggi c’è una fantastica torre trecentesca in pietra e laterizio che è il vero simbolo del luogo, a base quadrangolare, ai piedi della quale si trova l’anonima chiesa dei santi Silvestro e Giustino.

Il gioiello del paese però è sicuramente il possente Palazzo Saliceti, da poco restituito alla fruizione pubblica con mostre di notevole interesse.

Nacque proprio qui il patriota Aurelio Saliceti (1804-1862), ammirato giureconsulto e tra i primi affiliati alla storica Giovane Italia, ministro di Grazia e Giustizia nel Regno delle Due Sicilie.

Poco lontano dal borgo, assolutamente da visitare è la chiesina campestre di Santa Maria in Herulis.

Ripattoni sazierà la vostra voglia di scoprire, ne sono certo.
Un percorso affascinante sorprendentemente dietro casa.

Per raggiungere Ripattoni: da Nord e da Sud Autostrada A14 Bologna-Taranto uscita Mosciano S.Angelo proseguire sulla superstrada Teramo - Roma uscita Bellante. Da Roma Autostrada A24 Roma-Teramo proseguire sulla superstrada Teramo Mare uscita Bellante.
La stazione ferroviaria è  a 2 km dal centro di Ripattoni che consente un collegamento rapido con il capoluogo di Provincia (Teramo) e con la costa adriatica (Giulianova).
 

Per contatti:
Associazione Pro-Loco Ripattoni
Via S.Giuseppe, 1 - 64020 Ripattoni 

prolocoripattoni@gmail.com

Siti:
prolocoripattoni.wordpress.com
ripattoninarte2013.wordpress.com

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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.
Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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