C’era bisogno di una nuova rivista, per giunta dedicata al territorio teramano nei suoi molteplici aspetti?
Noi crediamo di sì, ovviamente!
Perché, cari lettori, la magia di questo lembo d’Abruzzo non ha confini.
Scende dalla natura prepotente delle montagne del Gran Sasso, Laga e Gemelli, attraversa borghi ricchi di storia e di umanità, s’inoltra verso colline ubertose, immense campagne colme di prati, vigneti e uliveti e giunge al mare blu Adriatico delle “sette sorelle”.
È un viaggio senza fine tra paesaggi fonte d’ispirazione per dipinti di Monet e atmosfere da sabato leopardiano.
Gli itinerari verdi diventano mirabile scrigno di chiese, torri e rocche.
Scoprire l’ambiente è solo l’inizio di un lungo percorso, il resto è architettura e cultura millenaria.
Un volo d’aquila su montagne, foreste, borghi, opere d’arte per disegnare l’immagine più limpida di un territorio. Infinite suggestioni da cercare e vivere.
L’Abruzzo teramano è anche celebrazione dell’operosità dei suoi uomini, della famiglia, della festa, del buon cibo e del vino puro.
E ha la capacità di trasformarti.
La nostra è una terra nata quasi da un ordine cartesiano, che ti culla spingendo un’altalena di emozioni, sentimenti, che ti afferra per mano accompagnandoti lì dove puoi perderti nella bellezza.
Perché nel teramano è la bellezza, il filo che lega strettamente storia e tradizione.
C’era bisogno di una nuova rivista?
Noi crediamo assolutamente di sì!
E voi?
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Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".
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